lunedì 17 agosto 2015

Il foglio


La pagina bianca. Incubo di ogni scrittore; la guardi come se fosse un mostro capace di risucchiarti, in uno spazio asettico, pronto a sterilizzare la creatività. Spaventato perché la mente è vuota, come quel foglio di carta. Cerchi un’ispirazione, ed ecco che dal profondo qualcosa sale. L’attenzione è catturata da una parola, sentita distrattamente qualche tempo prima; come una bottiglia in balia delle onde approda sulla spiaggia della memoria. Nella mente riaffiorano emozioni, sensazioni, legate a un ricordo e l’immaginazione prende il volo. Afferri pensieri che si rincorrono in un vortice, idee appena abbozzate e la paura di non riuscire a  fermali, trattenerli.  Un impercettibile graffiare, il braccio si muove a estensione della mente e la magia si compie. Il pennino crea piccoli segni sulla pagina bianca, vergine. Un’emozione ispira una poesia; un’idea un racconto. Tutto condito da un pizzico di follia... perché se non si ha una lieve vena di pazzia non si riesce a scrivere.


Alessandro Lemucchi ©

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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni.