Il
sole bacia la tua pelle; amante fortunato lui. Nascosto, dietro la finestra della
mia camera, ti spio. I miei sedici anni non mi permettono di avvicinarti come
vorrei. Il cuore mi si stringe e, al contempo, il mio corpo vibra, ogni volta
che mi fai una carezza. So, non è altro che una carezza, materna; ma quel tocco
risveglia pulsioni sconosciute: perché sono un ragazzo? L'estate è appena
iniziata e per me sarà un tormento, mentre sembra che ti diverta. Ogni volta
che mi sfiori, un brivido sale su per la schiena. E, come un fuoco, esplode
nella testa. I tuoi vestiti anni sessanta, svolazzanti a ogni alito di vento;
lasciano tutto all'immaginazione...eccitano i miei sensi. Il bagno è diventato
il mio rifugio, lì la fantasia per qualche minuto diventa reale. Sono sempre
attento ai tuoi desideri; il rossore e le risposte smozzicate tradiscono i miei
sentimenti. I tuoi occhi mi scrutano dentro, sono belli da togliere il fiato. Il
cielo si è trasferito in essi, mi guardi, e sorridi lusingata. Hai capito. Imbarazzato,
corro a chiedermi nella mia stanza, solo, con la mia vergogna. Hai un animo gentile
e sali per consolarmi; ti siedi ai piedi del letto; sorridendo mi fai una
carezza. Prendo la mano e la trattengo sul viso, vorrei che durasse
all'infinito. Ti avvicini e inizi a spogliarmi: mi vergogno del mio corpo, è
magro. Ma tu non ci fai caso, sorvoli; prendi la mia mano e la poggi sul seno. Non
ho mai visto una donna completamente nuda; con foga, inizio a sbottonare il
vestito. Mi fermi, vuoi che tutto sia fatto con dolcezza; l'eccitazione cresce
man mano che il vestito scende. Ti guardo in adorazione, come fossi una Dea;
sei qui, davanti a me, completamente nuda. Non so cosa fare; intuisci che è la
mia prima volta; mi carezzi. Io non resisto, vorrei tutto e subito. Abbozzo un
goffo approccio, ma il tuo dito sulle mie labbra mi fa capire di aspettare.
Prendi la mia testa e l'affondi sul seno; brucio di passione, continui la tua
lezione. Mi fai toccare tutti i punti più sensibili; finché non mi porti alla
fonte del piacere. Io sto per esplodere, non resisto, ma tu conosci come
prolungare il mio piacere. Gesti rallentati fino all'esasperazione; mi guidi
passo, passo. Scopro il tuo piccolo fiore, dolce è il suo nettare, bevo
ingordo; conduci il gioco. Un ritmo che alla fine trova la nota più
alta....infine, esausti e sudati, rimaniamo sul letto, in silenzio. Le parole
sono superflue. Gli occhi parlano per noi; una marea di emozioni mi assale.
Amore... perché sei la mia prima volta; gratitudine... per non avermi trattato
come un bambino. Paura...perché adesso mi abbandonerai. So' che sarà solo una
volta, un'unica, indimenticabile volta. Ma non importa, mi hai fatto un regalo.
Ti guardo mentre ti vesti: movimenti lenti, sensuali, un'immagine che resterà
indelebile nella memoria. Mi regali un bacio. Uscendo ti volti, maliziosamente
poni un dito sulle mie labbra: si, questo sarà per sempre il nostro segreto
(Viaggi nell'immaginario)
Alessandro
Lemucchi ©
Tutti i diritti
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Opera pubblicata ai
sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue
modificazioni
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