lunedì 26 gennaio 2015

Segreti

Il sole bacia la tua pelle; amante fortunato lui. Nascosto, dietro la finestra della mia camera, ti spio. I miei sedici anni non mi permettono di avvicinarti come vorrei. Il cuore mi si stringe e, al contempo, il mio corpo vibra, ogni volta che mi fai una carezza. So, non è altro che una carezza, materna; ma quel tocco risveglia pulsioni sconosciute: perché sono un ragazzo? L'estate è appena iniziata e per me sarà un tormento, mentre sembra che ti diverta. Ogni volta che mi sfiori, un brivido sale su per la schiena. E, come un fuoco, esplode nella testa. I tuoi vestiti anni sessanta, svolazzanti a ogni alito di vento; lasciano tutto all'immaginazione...eccitano i miei sensi. Il bagno è diventato il mio rifugio, lì la fantasia per qualche minuto diventa reale. Sono sempre attento ai tuoi desideri; il rossore e le risposte smozzicate tradiscono i miei sentimenti. I tuoi occhi mi scrutano dentro, sono belli da togliere il fiato. Il cielo si è trasferito in essi, mi guardi, e sorridi lusingata. Hai capito. Imbarazzato, corro a chiedermi nella mia stanza, solo, con la mia vergogna. Hai un animo gentile e sali per consolarmi; ti siedi ai piedi del letto; sorridendo mi fai una carezza. Prendo la mano e la trattengo sul viso, vorrei che durasse all'infinito. Ti avvicini e inizi a spogliarmi: mi vergogno del mio corpo, è magro. Ma tu non ci fai caso, sorvoli; prendi la mia mano e la poggi sul seno. Non ho mai visto una donna completamente nuda; con foga, inizio a sbottonare il vestito. Mi fermi, vuoi che tutto sia fatto con dolcezza; l'eccitazione cresce man mano che il vestito scende. Ti guardo in adorazione, come fossi una Dea; sei qui, davanti a me, completamente nuda. Non so cosa fare; intuisci che è la mia prima volta; mi carezzi. Io non resisto, vorrei tutto e subito. Abbozzo un goffo approccio, ma il tuo dito sulle mie labbra mi fa capire di aspettare. Prendi la mia testa e l'affondi sul seno; brucio di passione, continui la tua lezione. Mi fai toccare tutti i punti più sensibili; finché non mi porti alla fonte del piacere. Io sto per esplodere, non resisto, ma tu conosci come prolungare il mio piacere. Gesti rallentati fino all'esasperazione; mi guidi passo, passo. Scopro il tuo piccolo fiore, dolce è il suo nettare, bevo ingordo; conduci il gioco. Un ritmo che alla fine trova la nota più alta....infine, esausti e sudati, rimaniamo sul letto, in silenzio. Le parole sono superflue. Gli occhi parlano per noi; una marea di emozioni mi assale. Amore... perché sei la mia prima volta; gratitudine... per non avermi trattato come un bambino. Paura...perché adesso mi abbandonerai. So' che sarà solo una volta, un'unica, indimenticabile volta. Ma non importa, mi hai fatto un regalo. Ti guardo mentre ti vesti: movimenti lenti, sensuali, un'immagine che resterà indelebile nella memoria. Mi regali un bacio. Uscendo ti volti, maliziosamente poni un dito sulle mie labbra: si, questo sarà per sempre il nostro segreto

(Viaggi nell'immaginario)


Alessandro Lemucchi ©  
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni




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