Sire senza corte
astuto e furtivo
si aggira nella notte
sete ancestrale deve placare.
Amore malato
ultimo palpito di cor ha
rubato
involucro con angeliche
fattezze
senza respiro ha lasciato.
Il vuoto dello spirito
ormai lontano
è riempito dal rosso nettare
che della vita
dei poveri mortali
è lor sostegno.
Anime perverse
dell’umana stirpe
nella notte anelano al
piacere
in nome del quale
scelleratezze nefande consumano.
Il senz’anima
conosce i più oscuri segreti
plagia spirito e mente
pronto a soddisfare
il più ambito desiderio
l’eterna giovinezza.
,Oltre al dono la condanna
facce della stessa medaglia
un eterno vagare nel buio
nella perenne ricerca
di altre anime da irretire.
Alessandro Lemucchi ©
Tutti i diritti riservati
Opera pubblicata ai sensi
della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni.
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