Una
birra e l’altra e il pensier si esalta
e
la frase con la rima smalta.
Un
vecchio sprovveduto
gran poeta è divenuto.
Spirito
ribelle nell’animo raccoglie
e della rima l’essenza coglie.
La
catarsi si completa
e
alla fonte dell’equilibrio
affannato
si disseta
lasciando
che il caso aleatorio
realtà
plasmi come creta.
Sul
taccuino diligentemente
nota
ne prende.
La mano malferma non l’aiuta
cerca nella memoria la frase racchiusa.
Giorni
di gloria la vita gli ha dato
che
il tempo ha poi congelato.
Ora
sopravvive a se stesso
indossando
l’antico vestito dismesso.
Al
fin alticcio traballando al rifugio torna
de
la figura scarna
il
lampion l’ombra proietta
pacato
un motivetto fischietta
incerto
pas di danza piroetta
e
sul selciato stramazza e sgambetta.
L’alba
imbambolato lo coglie
infreddolito
gli occhi stropiccia
nel
carrello i tesori raccoglie
e
l’incessante vagar ricomincia.
Alessandro
Lemucchi ©
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