venerdì 14 marzo 2014

E della morte

Se cotanta vita
è su menzogna antica costruita
la morte compagna sia.
Ignito spiro l’alma arde
psiche insania
dal pensier discorde
il cor schernia.
Angoscioso il tormento
dell’irreale sogno
trae godimento
dall'esistenza repugno.
Nella nera melma
l’ego si dibatte
è eterea salma
e l’oscuro male non più combatte.
Lenimento dal non essere trova
dono supremo è l’unione
nell'eterna alcova
che dell’umana vicenda è conclusione.
Libero nell'universo
senza più catene
l’oceano del tempo attraverso
all'intelletto tutto chiar diviene.


Alessandro Lemucchi ©
Tutti i diritti riservati

Pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni.Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni.

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