martedì 18 marzo 2014

La rotta dell'esistenza


Non imploravo null'altro, 

solo un po’ d’amore.

La vela è alzata,

la meta è lontana.

Il grande oceano dell’esistenza

ora placido, ora ruggente.

Spettator silente

correnti avverse

alla traversata pone.

Il timone fisso sulla rotta

la mano leggera lo carezza,

attenta a ogni tremito

a ogni palpito di cuore.

Una melodia dispersa nel vento

un canto lontano,

richiamo incantatore m’attrae.

Novello Diogene cerco

l’altra metà dell’anima

rubata all'inizio dei tempi

da Zeus invidioso

della perfezione umana.

Struggente desiderio il mio,

Eros mosso a compassione

incrocia le rotte

uno sguardo fugace

e sinfonia d’amore esplode.

Mille stelle l’universo crea

per consacrare all'eternità

l’unione ritrovata.


Alessandro Lemucchi ©

Tutti i diritti riservati


Pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni.Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni.

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